Il tema al centro del quarto incontro dei Mercoledì di Scienze Politiche – tenutosi il 25 ottobre 2017 – è stato quello della Corea del Nord, con le sue delicate problematiche: la questione del nucleare, i diritti civili nel paese, le cause e le possibili soluzioni per le tensioni con gli Stati Uniti. L’argomento ha riscosso molto interesse tra studenti e professori ed è stato approfondito ed analizzato da Antonio Fiori, professore dell’Università di Bologna, Carlo Trezza, già Ambasciatore italiano nella Repubblica Coreana e da Livia Cosenza, Human Right Officer (OGCHR). Hanno coordinato l’incontro due professoresse e ricercatrici dell’Università di Perugia, Amina Maneggia e Valentina Sommella.
La professoressa Amina Maneggia ha introdotto le questioni al centro dell’incontro soffermandosi in modo particolare sulla strategia provocatoria di Kim Jong-un (leader della Repubblica Popolare Democratica di Corea) e sul reale pericolo dello sviluppo del nucleare nel paese, rispetto alla banalizzazione del regime coreano che viene attuata a livello internazionale da media e politica.
Per il professore Antonio Fiori la crisi nord-coreana è la dimostrazione del fatto che la strategia del regime di Kim Jong-un non è così banale e ridicola come viene descritta. Essa rappresenta un progetto, ben strutturato, finalizzato ad ottenere il riconoscimento come potenza nucleare da parte della comunità internazionale, in modo particolare dagli Stati Uniti, per difendersi da minacce sia interne che esterne al proprio paese e rafforzare così propria autorità. Secondo Fiori sono le provocazioni di altre potenze ad inasprire la situazione, rendendola più critica.
L’Ambasciatore Carlo Trezza ha ripercorso la tappe storiche più importanti che hanno determinato l’attuale sviluppo della situazione tra la Corea del Nord e Seul. Ha ricordato che negli anni tra il 1998 e il 2002, prima dell’attuale crisi, la riunificazione tra le due coree sembrava molto vicina a realizzarsi. Il dialogo fu però interrotto da un mutamento del clima politico, dettato anche dall’arrivo alla casa Bianca di Bush Jr. Secondo Trezza, quindi, la soluzione diplomatica alla crisi coreana è possibile, ma solo se viene ristabilito un vero e credibile canale di dialogo.
Valentina Sommella ha poi riportando la significativa testimonianza di Shin Dong-hyuk, famoso esule nord-coreano scappato da un campo di prigionia, che auspica una sollevazione del popolo contro il governo di Pyongyang come unica azione possibile per risolvere definitivamente la crisi.
In conclusione la dottoressa Livia Cosenza ha trattato il tema della violazione dei diritti umani e di come la Comunità Internazionale stia agendo nei confronti della Nord Corea rispetto alle accuse di crimini contro l’umanità che le sono state avanzate. Tema, questo, che ha stimolato un interessante dibattito tra gli ospiti, non tutti concordi con le osservazioni e i dati presentati.
Per approfondire:
A. Berkofsky, A. Fiori, Il nido del falco. Mondo e potere in Corea del Nord, Mondadori Education, 2016
A. Fiori, Enigma Corea del Nord. Storia e segreti di una nuova potenza atomica, Mondadori, 2017
A. Fiori, L’Asia orientale. Dal 1945 ai giorni nostri, Il Mulino, 2011