Il nuovo ciclo dei Mercoledì di Scienze Politiche dell’Università di Perugia si apre con un ospite di eccezione, Juan Carlos Monedero, professore dell’Università Complutense di Madrid, nonché ideologo e fondatore di Podemos. Il prestigioso ospite è stato intervistato da Marco Damiani, professore e ricercatore dell’Università di Perugia e autore del volume “La sinistra radicale in Europa” (2016).
L’incontro, di evidente attualità e rilevanza politica, ha riscosso un grande successo, tra docenti e studenti. Juan Carlos Monedero ha entusiasmato il pubblico (davvero numeroso) spaziando tra temi di attualità e riflessioni sulla storia e le ideologie del passato, cercando di spiegare quali idee influenzino, oggi, l‘agire del partito che ha collaborato a fondare. Dopo i saluti del vicedirettore del Dipartimento, Giovanni Belardelli, è toccato a Roberto Segatori introdurre l’ospite, con un richiamo particolare al volume di Monedero “Corso urgente di politica per gente decente” (2005) ed alle tappe più importanti della sua carriera politica (prima consulente del governo venezuelano di Hugo Chávez, poi il ruolo attivo nello sviluppo del movimento degli Indignados, poi evolutosi in Podemos).
Il cuore dell’incontro è stata l’intervista realizzata dal professor Damiani a Juan Carlos Monedero. Quest’ultimo ha voluto in primo luogo esprimere il proprio parere sui recenti fatti della Catalogna, sostenendo che “non è la Spagna che sta attaccando la Catalogna ma è Mariano Rajoy, il governo”. Monedero ha poi evidenziato i punti di forza e le debolezze di Podemos, illustrando che questo partito è nato dall’incapacità dei partiti tradizionali di rappresentare i cittadini e che, quindi, il suo principale obiettivo è quello di restituire alle persone la passione per la politica. Il politologo ha voluto inoltre commentare le similitudini evidenziate da politici e studiosi con l’italiano Movimento Cinque Stelle, affermando che in realtà Podemo non ha mai avuto buone relazioni con il M5S, ma che sono altri i partners politici europei del suo partito: Mélenchon in Francia, Tsipras in Grecia, Corbyn nel Regno Unito e il tripartito portogués. Arrivando alle conclusioni Monedero ha parlato dell’Europa, negando l’idea che Podemos voglia l’uscita della Spagna dall’Unione Europea, ma, anzi, ha lanciato un appello affinché si costituisca un “fronte del Sud”, tra Spagna, Italia, Francia e Grecia, che combatta il nemico dell’economia finanziaria e che intraprenda un processo costituente per trasformare l’Unione Europea da un’istituzione che schiavizza i popoli per i loro debiti ad un’istituzione che guardi, invece, alla dignità del lavoro, alla garanzia del salario minimo per tutte le persone che non hanno un lavoro, alla garanzia delle pensioni e a quelle per il lavoro femminile, al rispetto per gli immigrati e alla tutela dei beni comuni, affinché tornino ad essere davvero comuni. Incalzato, infine, dal professor Damiani sul futuro della sua creatura politica, Monedero ha affermato senza esitazioni che “Podemos governerà in Spagna”.
A chiudere l’incontro, prima delle interessanti domande degli studenti, a cui l’ospite ha risposto con entusiasmo, il professore Giovanni Barbieri ha approfondito il tema del populismo, molto ricorrente in questo incontro, descrivendone le caratteristiche e le peculiarità.
Per approfondire
J. C. Monedero, Corso urgente di politica per gente decente, Feltrinelli, 2005
M. Damiani, La sinistra radicale in Europa, Donzelli, 2016