Storia e Aree interne, percorsi di ricerca interdisciplinari

Una due giorni di studio per confrontarsi sull’importante tema delle Aree interne.

 

Il 9 e 10 novembre il Dipartimento di Scienze Politiche ha ospitato un importante incontro di studi per approfondire il delicato e attuale tema delle aree interne. È stata l’occasione per interrogarsi su cosa siano veramente e quale ruolo svolgono nella tutela, valorizzazione e promozione di territori ricchi di storia, arte, cultura e specificità, rimasti lontani dai principali centri di aggregazione e distribuzione di servizi.

 

 

All’incontro hanno preso parte studiosi arrivati da tutta Italia per confrontarsi, partendo in primis da una ricca analisi storica, sulle politiche e sui percorsi di studio e ricerca da mettere in atto per valorizzare le aree interne. Dopo i saluti del sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, in rappresentanza della seconda area interna dell’Umbria, la due giorni di studio è entrata nel vivo dei lavori.

Il convegno non è servito solo a creare un dialogo tra storici e studiosi, ma è stata  anche l’occasione per interrogarsi su cosa siano veramente le aree interne. “Se ne sente spesso parlare – è stato detto nel corso dell’incontro – ma  non sempre si coglie a pieno la precisa definizione e un senso comune condiviso”.  Aree ricche di storia e di un patrimonio che andrebbe valorizzato attraverso dei progetti che mettano al centro il concetto di bellezza, utilizzando motori di sviluppo come l’agricoltura, l’artigianato e il turismo e riportando in primo piano un modello di rilancio dove la residenzialità sia uno degli elementi essenziali”.

E proprio partendo dalla riflessione sull’abitabilità dei luoghi nella storia, l’analisi si è estesa al tema dei terremoti, territori e dinamiche socio-economiche nell’Italia contemporanea, grazie allo studio illustrato per grafici ed immagini dal professor Manuel Vaquero Piñeiro, coadiuvato nell’esposizione dai suoi collaboratori.